Quanto ne sai sulle merendine? Il sito MerendineItaliane.it ci parla dei pregiudizi più diffusi e le verità su uno dei prodotti più comuni nella dieta di grandi e bambini
Verità e pregiudizi sulle merendine
Le merendine sono un alimento tipico del mercato italiano, tipico della tradizione dolciaria di casa nostra. Nel mercato europeo non esistono, infatti, prodotti definiti allo stesso modo. Spesso, però, le merendine subiscono una serie di pregiudizi e sono protagoniste di molte bufale: qui di seguito vi sveliamo i più comuni.
Le merendine industriali sono meno sicure degli alimenti preparati in casa o artigianalmente. Falso!
In realtà, proprio gli alimenti manipolati e preparati in casa o nelle strutture di ristorazione provocano più spesso tossoinfezioni, a causa delle inadeguate condizioni igieniche degli ambienti o per gli scarsi controlli degli ingredienti e dei processi di produzione. Le aziende produttrici di merendine, invece, sono sottoposte a un sistema di controllo di tipo preventivo, che identifica a priori tutti i possibili pericoli, stabilisce le procedure per prevenirli, procede al controllo delle fasi più critiche della lavorazione. Questo sistema prende il nome di HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points) e consente di rintracciare in ogni momento il percorso della merendina, attraverso un codice presente sulla confezione.
Le merendine industriali sono piene di conservanti. Falso!
Nelle merendine prodotte oggi nella grande industria di marca non ci sono più conservanti. Queste sostanze non sono più necessarie, questo grazie ad una tecnologia evoluta che prevede norme precise e accurate che vanno dalla scelta degli ingredienti e al loro trattamento durante tutta la catena produttiva, fino alle modalità di confezionamento e di distribuzione sugli scaffali di vendita.
Le merendine non alterano il metabolismo degli zuccheri e dei grassi. Vero!
Uno studio condotto dal Professor Andrea Strata, nutrizionista clinico dell'Università di Parma, conferma che il consumo di merendine a digiuno provoca risposte metaboliche normali, con valori degli zuccheri e dei grassi nel sangue che tornano alla normalità in tempi regolari, equiparabili a quelli delle merende tradizionali.
Le merendine aiutano a mantenere costante il livello di attenzione. Vero!
Il consumo di una merendina opportunamente inserita in un piano alimentare giornaliero può contribuire a mantenere costante il livello d'attenzione, migliorando le prestazioni scolastiche e sportive. Infatti i carboidrati di rapida e lenta utilizzazione (amido e zucchero) compensano le richieste di energia che servono al cervello e ai muscoli per ricaricarsi nei momenti critici della giornata, come a metà mattina e di pomeriggio.
Le merendine fanno ingrassare. Falso!
Le merendine, inserite in modo ragionevole nell'alimentazione quotidiana, non fanno ingrassare. Questo rischio è legato all'abuso di merendine come di qualunque altro alimento. Una merendina contiene dalle 110 delle più semplici fino alle 180-200 delle più ricche, e coprono in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno a bambini e ragazzi. Dunque, una merendina, non apporta più calorie di una porzione di pizza (213kcal) o di un panino imbottito consumato al mattino o di pomeriggio (210kcal).
Un altro luogo comune che viene sfatato è la correlazione tra obesità infantile e consumo di merendine. È bastato incrociare i dati sulla diffusione, geografica, del problema del sovrappeso e dell'obesità infantile con quelli relativi al consumo di merendine in Italia per capire che qualcosa non torna