Attraverso il gioco, fingendo di essere piccoli chef in erba. Per imparare a conoscere il cibo da un punto di vista... ravvicinato
Ai bambini piace, ed è assodato, armeggiare con cucchiai e ciotole, impastare, sbattere, stendere, dare forma. Fingersi piccoli cuochi in erba sembra, infatti, essere un'attività molto gradita ai piccoli tanto che, in diverse strutture per l'infanzia, asili nido compresi, 'il gioco della cucina' è uno dei più amati e gettonati. Si tratta, in realtà, di un'attività molto semplice che può essere proposta anche a bimbi che ancora non abbiano raggiunto i tre anni di età ai quali, per esempio, potrebbe venir chiesto di preparare la pizza, fornendo loro la farina, il pomodoro, il formaggio, la teglia e tutti gli strumenti del mestiere.
I cuochi in erba 'pastrocchiano' un poco con gli ingredienti trovando la cosa terribilmente divertente, mentre nel frattempo le insegnanti preparano a parte la pizza vera. Quando questa è pronta, ai bambini viene fatto credere che il merito di tanta meraviglia e di tanta bontà è il loro e i piccoli buongustai si gettano più o meno a capofitto sulla deliziosa pietanza soddisfatti delle loro prestazioni e con un'esperienza di manipolazione in più alle spalle.
Esperienze di questo tipo, oltre che a scuola, possono essere riproposte anche in casa con bambini più grandi e magari con finalità educative diverse. Se, infatti, per i fanciulli del nido quest'attività serve per sviluppare le loro capacità di manipolazione, la loro voglia di conoscere attraverso i sensi del tatto, dell'olfatto e del gusto, per quelli più grandicelli potrebbe essere utile per stimolare la loro fantasia e creatività, per avvicinarli al cibo da un punto di vista, diciamo così, interno e per insegnare loro qualcosa in più sulla difficile e affascinante arte culinaria. Non è un caso, infatti, che proprio il cibo sia protagonista di numerosi laboratori per bambini e che i laboratori di cucina stiano crescendo a tal punto da eguagliare in numero quelli di pittura, di lettura o di musica.
Il motivo per cui spesso i genitori guardano con terrore al binomio 'bambino/cucina' è dovuto alla paura che questi possano combinare pasticci inenarrabili se lasciati soli 'davanti ai fornelli'. Probabilmente è vero: zucchero appiccicato ovunque, farina sparsa dappertutto, marmellata e salsa di pomodoro rovesciata in tutti gli angoli, briciole a terra…
Insomma, un vero e proprio disastro per rimediare al quale occorre lavorare un'intera giornata, ma con un po' di pazienza anche i piccoli impareranno a utilizzare gli ingredienti nel modo appropriato, a non sporcare dappertutto e, comunque, a rimettere in ordine alla fine delle sperimentazioni in cucina, a mescolare insieme le pietanze nel modo adeguato.
Per i corsi di cucina casalinghi la presenza di un adulto è d'obbligo. A seconda dell'età del bambino si potrà cominciare con i piatti più o meno semplici, avendo sempre cura di evitare che i bimbi utilizzino coltelli, forbici, elettrodomestici pericolosi e il fuoco.
Un'idea simpatica potrebbe essere quella di spingere i piccoli a preparare dei buonissimi panini imbottiti fornendo loro tutti gli ingredienti che potrebbero essere utili e lasciando alla loro fantasia la competenza di abbinarli tra loro. Man mano, si potrà procedere verso richieste sempre più complesse (mescolare l'impasto con il cucchiaio, versarlo nella tortiera, dare forma ai biscotti, impastare la pasta frolla, farcire la pizza con il pomodoro, sgusciare i fagioli, battere le uova…) fino a quando arriverà il sospirato giorno in cui tutto quello che viene servito in tavola sarà stato preparato dalle sapienti mani del pargolo di casa.
Provando con un'attività di questo tipo, vi renderete ben presto conto che i bambini svilupperanno un'ottima capacità di manipolazione, affineranno il loro gusto, impareranno ad apprezzare i piatti (anche quelli a base di verdura o carne) e saranno tentati a provare anche i cibi che non conoscono o dall'aspetto 'strano'. Inoltre, acquisiranno abilità culinarie che potrebbero tornare loro utili in futuro.
Insomma, via libera ai laboratori di cucina casalinga anche per i più piccini a patto che controllati e fatti con un certo criterio!