L’amore materno, un calore indescrivibile
In questa intervista la psicologa tedesca Gisela Preuschoff, specializzata nelle dinamiche familiari, risponde alle domande sul tema del “legame madre-figlio”. Su questo argomento ha scritto diversi libri, alcuni tradotti anche in Italia ("Come capire e superare le paure dei bambini" e "Mia figlia. Come farne una donna serena e forte").
Cos’è l’amore materno? Una sensazione euforica che si scatena subito dopo la nascita oppure un affetto che cresce lentamente?
La natura sembra aver previsto una sensazione esaltante che alcune donne descrivono simile all’innamoramento. “Sono stata percorsa da un’indescrivibile calore”, affermano spesso le madri.
E poi il pensiero: il bambino può essere come vuole, apparire come vuole; io lo amo così come è! Ma può succedere anche che le madri abbiano bisogno di tempo per accettare incondizionatamente il proprio bambino.
Ad esempio, nel caso di un parto prematuro. Le ricerche mostrano che in questi casi talvolta le madri sviluppano un’avversione per il piccolo perché appare rugoso e non corrisponde all’idea di bambino paffutello e roseo.
È interessante il fatto che lo sguardo della madre cambia completamente quando avviene il primo contatto con il corpo. Per fortuna oggi nella maggior parte degli ospedali viene attribuito un forte valore al contatto diretto del bambino con la pelle della madre, il prima possibile. Molte donne descrivono questi momenti come esaltanti.
Che cosa innesca l'amore materno? Si tratta di ormoni?
Dopo il parto viene rilasciata l’ossitocina, un ormone che dona una sensazione di felicità anche durante l’orgasmo. Forse la natura lo ha previsto come una sorta di indennità per le fatiche del parto. L’ossitocina viene prodotta anche durante l’allattamento. Aiuta a irrorare di sangue il seno e produce calore. Ma non sono solo gli ormoni che rendono felici.
L’amore ha anche un aspetto cognitivo: ad esempio quando pensiamo che questo bambino senza di noi morirebbe. Che dipende completamente da noi.
L’amore deve crescere
Ci sono donne che dopo un parto traumatico, all’inizio fanno fatica ad accettare il figlio. Il legame con il bambino ne risente?
La paura, la disperazione o i sensi di colpa possono ripercuotersi sensibilmente sul legame.
Mentre i cuccioli degli animali magari non sopravvivono a causa di tali disturbi, l’uomo ha molte possibilità. Non solo sopravvive ma trova anche cura. Ogni trauma, ogni dolore è superabile nel corso della vita.
Pochi giorni dopo il parto molte neo madri provano un senso di vuoto. È un errore della natura?
È vero che molte donne vivono una fase fragile dopo il parto. Ma non è un fatto esclusivamente negativo.
Le madri dei neonati devono essere molto attente, devono avere sempre sotto gli occhi il loro piccolo e soddisfare al meglio i suoi bisogni. Forse è per questo che la natura ha donato una grande sensibilità alle donne, che però si può manifestare anche come una grande fragilità. Questa fragilità purtroppo nella società di oggi non è contemplata.
Pertanto molte donne si trovano a un bivio: da una parte devono occuparsi di se stesse e funzionare, dall’altra essere anche buone madri premurose. Non ci si meravigli che alcune giovani madri cadono in depressione.
Le donne che da bambine hanno ricevuto poco amore sviluppano l’amore materno o si comportano come ci si è comportati con loro?
Una donna che riceve tanto amore dal proprio partner, può trarre da questo amore così tanta forza da offrire al suo bambino le cure materne che lei stessa non ha mai ricevuto.