Consigli, idee e spunti per aiutare i bambini ad addormentarsi e dormire sereni
Non tutti i bambini hanno problemi ad addormentarsi, e non esiste un metodo che vada bene per tutti, ma consigli, idee e spunti non fanno mai male quando si 'combatte' con la mancanza ripetuta di sonno.
Qui troverete vari consigli per calmare e far addormentare i bambini o per far fronte a notti particolarmente 'bianche'. Innanzitutto sarebbe meglio non usare sempre lo stesso sistema per addormentare un bambino, ma alternarne vari, in modo che non si abitui ad uno solo arrivando a considerarlo l'unico.
Perché i neonati in genere fanno fatica ad addormentarsi?
Il neonato si viene a trovare in una situazione totalmente diversa da quella cui è abituato: niente più luce attenuata, calore e contenimento nell'utero, morbido dondolìo quando la madre si muove.
Quindi, è naturale che sia spesso più nervoso, fragile ed abbia problemi a tranquillizzarsi: gli vengono a mancare tutti quegli elementi che per mesi lo avevano calmato e cullato nel ventre materno.
L'idea a questo punto è: cercare di ricreare il più possibile l'ambiente tranquillizzante per il neonato, almeno dalla nascita per i primi mesi, e gradatamente abituarlo al nuovo ambiente. Questo è ciò che le culture di tutto il mondo e di tutti i tempi hanno cercato di fare: a questo servono fasciature, culle, ninna nanna ripetitiva, suoni sussurrati, uso di ciuccio o oggetti simili.
Come calmare un neonato per farlo dormire
Ecco i cinque passi da fare per calmare un neonato e farlo addormentare (fino a 3-4 mesi).
- Fasciare il neonato. Questo è solo il primo passo, non sarà sufficiente da solo a calmare la maggior parte dei neonati, ma appunto prepara i successivi. La fasciatura, sin dal primo mese, non è un qualcosa di rigido e troppo stretto, né impedirà il naturale sviluppo psicomotorio del vostro bambino: è qualcosa che serve nei primi mesi di vita, per aiutare il piccolo a superare la transizione tra un ambiente raccolto in cui è, in un certo senso, "fasciato" dalle pareti uterine, ad un mondo esterno in cui si può sentire un po' sperduto
- Metterlo in una posizione in cui sta comodo. Su un fianco o supino ma quando lo mettete giù supino, se viene messo giù con la testa più in basso del resto del corpo ha un trasalimento (riflesso di Moro), che spesso lo fa risvegliare con gran disperazione del genitore, quindi attenzione ad adagiare prima i piedi e poi il resto del corpo. Il neonato è abituato a stare in posizione raccolta, fetale ed una volta fuori non sempre si adatta subito e volentieri a stare sdraiato a pancia su. Questa posizione però è importante per la prevenzione della SIDS, quindi potete o ripiegare sulla posizione sul fianco (quella a pancia sotto è sconsigliata per via del rischio della morte in culla) o fare in modo che il piccolo si addormenti sotto la vostra sorveglianza a pancia sotto, magari a contatto con la vostra pancia e poi delicatamente girarlo
- Cullare il neonato ritmicamente. Qui ognuno ha un sistema sin dalla notte dei tempi. Chi usa culle appese al soffitto, chi amache, chi culle di legno che basculano, chi le braccia. Quasi tutti i bambini poi, reagiscono positivamente al contatto con il corpo dei genitori, quindi portarli in una fascia o un marsupio aiuta moltissimo a calmarli. E mentre li portate così potete camminare o fare altre cose... se il bimbo è nervoso per qualche ragione questo è un buon sistema: rassicurato e tranquillizzato si addormenta e dorme più a lungo del solito
- Fargli ascoltare un suono che ricordi quelli che sentiva nell'utero. "Ssshhhh, ssssshhh" (e qui, anche Tracy Hogg, la famosa "donna che sussurrava ai bambini" lo consiglia), fatto anche a voce piuttosto alta, è simile al suono che il piccolo sentiva quando era nella pancia della mamma; ricorda il suono prodotto dal sangue che scorre nell'aorta ad ogni battito cardiaco della madre. In alternativa, potreste anche usare dei cd o mp3 che riproducono questi "suoni nell'utero". A volte i bimbi, sempre per lo stesso principio possono addormentarsi sentendo il suono di un elettrodomestico, per esempio un phon o un aspirapolvere
Dare al neonato qualcosa da succhiare. Il riflesso di suzione è un potentissimo calmante per il neonato, oltre che lo strumento per alimentarsi. Non c'è nulla di strano, innaturale o "viziato" se il vostro piccolo si calma succhiando il latte dal seno o dal biberon. Certo, magari voi vorreste dormire un po', quindi un ciuccio potrebbe farvi molto comodo.
Soprattutto per i primi tempi non c'è ssolutamente nulla di strano nel bisogno di ciucciare del vostro piccolo. Tenete comunque presente che l'uso di un ciuccio può interferire con l'allattamento al seno, perché le modalità di suzione del ciuccio e del seno sono differenti ed il piccolo può confondersi, e potrebbe aver meno bisogno di attaccarsi al seno materno, stimolando quindi meno la produzione di latte (e magari mangiando meno di quanto dovrebbe).
Come abituare un neonato ad addormentarsi da solo
Ovviamente, quanto più un bambino cresce tanto più svilupperà gradualmente la capacità di fare a meno di questi "sostegni esterni" per calmarsi, e quindi potrete tenerlo sempre meno fasciato e diminuire l'ampiezza delle oscillazioni o il tempo che viene cullato e via dicendo. Ma come possiamo abituarlo sin dai primi mesi ad addormentarsi da solo?
E' consigliabile metterlo nella culletta non appena manifesta i primi segni di sonnolenza e non quando è già addormentato: per lui risvegliarsi in un posto diverso da quello in cui si è addormentato può essere causa di pianto a nervosismo. Quindi imparate ad osservare il vostro bimbo per cogliere i classici sintomi di sonnolenza e stanchezza e mettetelo dolcemente nel lettino quando è stanco. Se dovesse piangere una volta messo nel lettino non correte subito da lui, ma dategli il tempo di imparare ad autoconsolarsi e ad addormentarsi da solo.
Come addormentare un neonato senza seno
I neonati spesso si addormentano mentre succhiano, dal seno o dal biberon, per abituarlo, quindi a farlo senza succhiare ci vuole tempo e pazienza. Ad esempio possiamo delicatamente staccarlo dal seno non appena ci accorgiamo che sta per addormentarsi, sussurragli una nenia dolcemente per accompagnarlo nel sonno oppure potremmo provare a dargli il ciuccio quando sta per addormentarsi solo dopo che avrà mangiato e sarà sazio.
Come farlo addormentare nella carrozzina
La carrozzina permette di fare un leggero e ripetitivo dondolio che favorisce il rilassamento e accompagna il bambino dolcemente nel sonno. Tuttavia se la carrozzina è troppo grande il bambino potrebbe sentirsi un po' spaesato ed è meglio mettere una copertina appallottolata ai piedi della carrozzina così che il piccolo possa toccarla con i piedini e sentirsi più "contenuto".
Posizione per farlo dormire
Il neonato va sistemato in posizione supina, quindi a pancia in su, senza cuscino su un materasso adatto e non troppo morbido. La posizione del sonno è importante per ridurre il rischio di Sids, sindrome improvvisa del lattante che è la principale causa di morte per i bambini di età compresa tra 1 e 12 mesi. Se il bambino soffre di rigurgito si può mettere sotto il materasso, all'altezza della testa, un cuscino o un asciugamano ripiegato in modo tale da far dormire il bebè con la testa rialzata di circa 30°.
Inoltre i pediatri raccomandano di non usare copertine o biancheria da letto, ma di far dormire il neonato con il solo pigiamino.
Neonato non dorme di giorno, cosa fare?
Il neonato dorme gran parte della giornata e poi, con il passare delle settimane si assesta solitamente su due pisolini al giorno, uno di mattina e uno di pomeriggio. Ma come fare per abituare il bimbo a dormire durante il giorno e a regolarizzare i ritmi dei pisolini? Se da un lato è giusto e raccomandabile aiutare il bambino a distinguere il giorno dalla notte – ad esempio facendolo dormire di giorno in una culletta in soggiorno oppure lasciando la porta socchiusa per fargli arrivare i rumori e un po' di luce – dall'altra non bisogna sovrastimolarlo, ma accompagnarlo serenamente vero il momento del risposo. Stabilire una routine sin da quando sono piccolissimi è importante: il bimbo fa merenda oppure gioca un po' e poi viene messo nella culletta con un abbraccio della mamma in un'atmosfera domestica poco caotica.