Quattro strategie per gestirli
Siete in vacanza e al posto di stare più tranquilli rischiate di essere tutti più nervosi. Il bimbo non ne vuole sapere di lasciarti tranquilla un secondo. O proprio non vuole mettere mano ai compiti delle vacanze. Quando poi incontra altri bambini, non condivide neppure un giocattolo. Come comportarsi? Ecco 4 strategie semplici per risolvere i più comuni capricci estivi.
Il caldo estivo farà ai capricci di tuo figlio lo stesso effetto che fa alle piantine sul balcone? Forse no. Ecco quindi che cosa fare se i capricci in famiglia non si rinsecchiscono e continuano a stressare le tue giornate anche in vacanza.
Che fare quando:
- In spiaggia tuo figlio non ti lascia prendere il sole in santa pace e vuole sempre giocare con te… della serie… “mamma/papà vieniiiiiiii!!!”?
- C’è aria di ostruzionismo quotidiano contro i compiti…. Anche quelli delle vacanze?
- Passate del tempo in spiaggia o al parco e non ne vuole sapere di prestare i suoi giochi e di fare amicizia con gli altri bambini?
Ci sono per fortuna buone notizie: la soluzione all’anticiclone capricci c’è!
1° Strategia anti-capricci: non ti lascia tranquilla un attimo.
Soluzione: gioca d’anticipo sui NO e sulle richieste di attenzioni
Dato che in vacanza abbiamo tutti oggettivamente più tempo, fai il possibile per giocare d’anticipo. Tuo figlio non vede l’ora di stare con te un po’ di più, di farti vedere quello che fa e di essere amato da te senza il solito stress che avvolge le vostre giornate durante l’anno.
Mostrati disponibile da subito, ancor prima che le sue richieste di attenzioni inizino, ad assecondarlo, a giocare con lui, a cucinargli i suoi piatti preferiti, a fargli fare 1000 tuffi in acqua, ad accompagnarlo a pattinare, a fare un pochino le ore piccole la sera.
In questo modo otterrai due benefici immediati: spegni sul nascere la danza delle richieste che rischia ogni volta di trasformarsi in un tormentone e soprattutto inizi a soddisfare di buon grado i veri bisogni affettivi di tuo figlio così da sanare il suo bisogno e generare in lui soddisfazione e senso di gratitudine nei tuoi confronti. Con queste basi diventa anche più facile dare regole e sostenere eventuali no.
2° Strategia anti-capricci: non vuole fare i compiti-
Soluzione: “alleggerisci” quello che deve fare e mettiti nei suoi panni
I compiti in vacanza vanno proprio fatti o possiamo dare a Cesare quello che è di Cesare e quindi fare vacanza vera nel periodo che viene appunto chiamato “vacanza”? A volte si è fortunati e le maestre o i professori dei nostri figli (forse dopo una tremenda insolazione primaverile) hanno deciso di non somministrare compiti per i mesi estivi. Altre volte siamo abbastanza fortunati e riusciamo a “contrattare” qualche sconto sul da farsi e quindi avere un carico meno pesante.
Altre volte invece… sono proprio da fare. E qui iniziano i guai: “Adesso no…”, “Dopo…”, “Mi sta venendo mal di pancia”, “Scusa mamma non ho visto l’ora”, piuttosto che grandi lacrimoni a bagnare l’immagine di sdraio e ombrello colorati stampata vicino ai problemi di matematica alla pagina “giorno 14!”. Che fare?
Per prima cosa ti suggerisco di evitare la classica frase “Dai!... falli subito così te li togli…”. Cosa penseresti se tornato a casa da una lunga giornata lavorativa qualcuno ti dicesse: “Tieni, qui ci sono tutte le cartelle su cui lavorare domani, mangia un boccone veloce e poi ricomincia… così domani sei più libero….”?
Quindi, sì a un bel po’ di svago e riposo prima di mettersi di nuovo sui libri. Serve a tuo figlio per disintossicarsi, serve anche a te e alla vostra relazione per allontanarvi dagli schemi fissi e dai tira e molla tipici del periodo scolastico che si sono sedimentati nei mesi precedenti. Quando poi bisogna proprio iniziare a farli, se vedi che non ha voglia o ha difficoltà a fare da solo, non avere paura di stargli vicino e aiutarlo: se li fate insieme si fa prima e con la simpatica mediazione di un adulto si impara molto meglio. Perché simpatica?
Perché se condiamo anche i compiti delle vacanze con quel grigiume che colora molti momenti dell’anno scolastico dei nostri figli, abbiamo perso in partenza. Allora, ti invito a rendere più leggeri i compiti delle vacanze per esempio con degli esempi pratici quando si tratta di risolvere problemi di matematica (se nel problema Anna sta contando le pere della nonna, forse è meglio che ci alziamo e andiamo anche noi dal fruttivendolo o a tirare fuori qualche frutto dal frigo e farlo davvero).
Ti invito a raccontare storie e episodi che puoi trovare su internet legati al periodo storico che deve ripassare o al territorio che deve studiare. Se ha alcuni libri da leggere prendetevi uno spazio comune, per esempio dopo pranzo, prima di fare il bagno, prima di cena o altro per la lettura dove ciascuno di voi ha il suo bel libro da divorare (l’imitazione e l’esempio restano sempre gli strumenti più utili a tuo favore!)
3° Strategia anti-capricci: non condivide le sue cose.
Soluzione: accogli il suo disagio, porta giochi in più e aiutalo a gestire le situazioni.
Perché deve proprio condividere i suoi giochi? Di solito siamo portati a pensare di convivere con bambini terribilmente egoisti, non sappiamo che fare e spesso ci sentiamo così a disagio da dire: “A casa non fa così… non so cosa sia successo!”, “Forse… ehm….. è stanco!” oppure ancora “Ma sei mio figlio!? … Questo bimbo proprio non lo riconosco!... Dai… fai il bravo… dagli la paletta!”.
In verità devi sapere che i bambini soprattutto sotto i 7 anni (ma anche dopo se non sono riusciti a sanare questo loro bisogno naturale) vivono spontaneamente la loro fase egocentrica dove hanno bisogno di percepire il pieno possesso delle cose. Per evitare a lui frustrazioni e per riuscire a gestire al meglio i rapporti con gli altri bambini e gli altri genitori presenti, ti suggerisco come prima cosa di accogliere l’emozione o il disappunto di tuo figlio (“Certo amore, è tuo questo gioco!”, “Lo so che ti sei arrabbiato tanto… perché è tuo!”) in modo da fargli sentire che lo stai capendo e accogliendo.
Oltre a questo, portati, se possibile, più giochi di vario tipo (non serve un arsenale di giochi nuovi, costosi e fiammanti, sono sufficienti piccole cose) così da poterli sostituire, mostrandoli e dandoli agli altri bambini, se tuo figlio vuole tenersi tutto per sé il gioco che ha tra le mani.
Da ultimo ma non meno importante: se si creano queste situazioni, evita che tuo figlio debba gestirle da solo. Intervieni con il sorriso, gioca con loro, modera eventuali situazioni di dissenso. Se tuo figlio era in difficoltà, si sentirà alleggerito e in più avrà avuto un ottimo esempio su come gestire al meglio le relazioni e la prossima volta o quando sarà più grande farà lo stesso.
4° Strategia anti-capricci: fa capricci in generale.
Soluzione: riscopri la parte ludica che è in te. Diventa la regina delle biglie (o il Re delle bocce)
Se vuoi, mettiti in discussione e fai rinascere vecchi giochi che danno sempre le loro grandi soddisfazioni e fanno divertire grandi e piccini. Lascia i-phone e tablet nella borsa degli asciugamani e improvvisati campione della palla, re delle bocce, regina delle biglie.
Nonostante le nostre impressioni, per tutti i bambini conta molto di più passare del tempo sereno e divertente con noi e tutti i bambini sanno apprezzare le cose semplici e divertirsi dando libero sfogo alla fantasia. Riscoprendo la parte ludica che è in te riuscirai anche a rilassarti di più e a riempirti di nuove energie. Ecco svelato l’antidoto al nostro anticiclone-capricci! È difficile? No, di certo. A patto che tu abbia un po’ di voglia di metterti in gioco e un po’ di costanza per modificare vecchi schemi che non aiutano la relazione con tuo figlio.
Le vacanze del resto sono fatte per essere tali per lui e soprattutto anche per te! In bocca al lupo!