È giunta l’ora di una delle scelte fatidiche per i genitori, quella dell’asilo nido. Qual è l’età giusta per iscrivere il bambino? Quali sono le considerazioni sulla salute? Come si sceglie la struttura più adatta?

“Crescono sani e imparano di più”: ecco perché il nido fa bene ai bambini

L’asilo nido è un servizio educativo e sociale che favorisce, in collaborazione con la famiglia, l’armonico sviluppo della personalità del bambino, promuovendone l’autonomia e la socializzazione.

È un contesto socio-educativo, un luogo di allevamento e di vita dove i bambini fanno delle esperienze educative e i genitori trovano soluzioni di cura e di supporto, oltre che una condivisione della responsabilità educativa. Il nido è anche un luogo in continuo sviluppo e cambiamento.

La funzione del nido

La fascia d’età tra i 3 e i 36 mesi è un momento estremamente delicato per l’evoluzione e lo sviluppo del bambino, è proprio questo il periodo in cui si pongono i fondamenti per costruire la struttura psicologica che accompagnerà il bambino nell’età adulta.

La frequenza di un buon asilo nido stimola e aiuta la crescita e lo sviluppo delle potenzialità del bambino in una fase dell’età fondamentale come quella dai 3 ai 36 mesi.

Alla base della buon riuscita del “Progetto Nido” risulta indispensabile la relazione con la famiglia, basata sulla collaborazione e la fiducia reciproche.

Le attività

Ci sono momenti fondamentali come quelli del pasto e della nanna, importanti non solo dal punto di vista nutritivo e del riposo, ma anche e soprattutto nel progresso di esplorazione, di autonomia e di scoperta nel variegato mondo dell’alimentazione e di fiducia nella certezza di ritrovare l’adulto di riferimento nella fase di risveglio dopo il “distacco” del sonnellino.

Altrettanto importanti sono i momenti di gioco, cadenzati da attività creative volte a sollecitare lo sviluppo delle capacità del bambino sfruttando tutti gli stimoli provenienti da un ambiente pensato e creato a misura.

Valutare il rischio infezioni

Frequentare l’asilo nido significa fare  un debutto vero e proprio in una comunità e comporta inevitabilmente per il bambino la possibilità di essere contagiato da varie infezioni, più o meno gravi, del sistema  respiratorio. Sono dei passaggi “obbligati” che vanno monitorati con la dovuta cautela ed attenzione per facilitarne il superamento e successivo rientro in asilo dopo la regolare profilassi medica.

Migliori abilità sociali

Le mamme e i papà che lavorano possono tirare un sospiro di sollievo: i bimbi che frequentano l’asilo nido si comportano meglio e hanno meno problemi.

Ma non è tutto: se l’esperienza al nido dura un anno, i bambini trovano anche più facile fare amicizia e hanno migliori abilità sociali rispetto a quelli che rimangono in casa.

In sintesi  bimbi che frequentano l’asilo nido si comportano meglio, hanno meno problemi emotivi e fanno amicizia più facilmente rispetto a quelli di cui si prende cura la famiglia o una babysitter.

Condividi questo articolo su...

Richiedi informazioni